Art As Catharsis Records – Sampler 2016

Questa etichetta di Sydney merita davvero una menzione sul nostro blog.
Molti degli artisti nel suo roster sono stati seguiti dal buon Marco (come gli Slimey Things ) e molti sono stati inseriti nella nostra playlist dedicata a free jazz & co on air ogni Venerdì di Dicembre alle 17 (Mister Ott, Kurushimi).
In questa reviewaste (vi sarete accorti di quanto waste siano le recensioni di questo blog) voglio superficialmente scoprire le band in esso contenute.

Andando non in ordine di tracklist ma per macrogeneri (l’etichetta ne ingloba diversi) partirei dal jazz: i Kurushimi fanno un free jazz contemporaneo e molto interessante, ispirato al giappone (e forse alle sue stranezze), mentre i Mister Ott producono un prezioso ethio-jazz con qualcosina di moderno in più rispetto al maestro Mulatu Astatke.

Courtesy of needsmorenoisegate.blogspot.it

Passando ai suoni più metallici, nella selezione ci sono i Fat Guy Wears Mystic Wolf Shirt (di cui abbiamo una diapositiva) che fanno un post-hc che raramente è così attraente dopo i migliori The Fall Of Troy e The Dillinger Escape Plan, ed i più aggro Diploid che percorrono invece la strada più sporca verso un extreme metal scatenato e feroce.
Li seguono i NO HAVEN con un crust/post-metal che stimola molto ad approfondire il loro sound e i Siberian Hell Sounds, su un crust più blackened e straziante.
Gli Hashshashin sono invece più dediti allo stoner e nel brano selezionato, Immolation, danno mostra al meglio della loro abilità nell’inserire suoni orientaleggianti in fraseggi complessi. In altri brani ricodano alcune sperimentazioni di Six Organs Of Admittance (ne abbiamo parlato nella puntata 5×13 ).

Gli Slimey Things si accollano il genere più Pattoniano della selezione con Versus Mode, ispirazione fruttuosa e ben riuscita.

A intermezzo e a chiusura dell’album ci sono due brani decisamente più distesi, rispettivamente di Hinterlandt e Wartime Sweethearts. I primi sognanti (Chase a Dream) con fiati e violino e con una ben apprezzabile composizione musicale, i secondi melodici (Tunng, brit) tutt’altro che banali e molto piacevoli.

Complimenti vivissimi alla label che non ha sbagliato un colpo in questo sampler 2016 e che continueremo a seguire.

Pubblicato da

Manuel D'Orso

Nel collettivo dal 2013, INTJ, appassionato di metal e musica sperimentale.

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