Aidan Baker – Dualism (2016, 3CD Deluxe Edition)

Un esempio di discografia come forma d’arte contemporanea.
Musicalmente dark ambient, perfetto per fare da sottofondo ad una mostra in un capannone con mura di cemento bianco e opere sui muri e sul pavimento.
La versione deluxe è davvero luxe con un packaging che lo rende un bell’oggetto da collezione.

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Custodia in tela

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Enisum – Arpitanian Lands / Tundra – The Burning Fanatism (2015)

Split reviewaste per due bellissimi album tutti italiani del cosiddetto Atmospheric Black Metal o, come preferisco, post-black metal.

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È dalle Terre Arpitane che vengono gli Enisum, che inseriscono come luogo di provenienza la Val di Susa.
In questa dedica alle loro terre ci ho voluto leggere anche una posizione nelle contestazioni NoTAV, ma forse mi sbaglio.
Fatto sta che l’album è fantastico, evocativo, ben prodotto, scorrevole. In qualche modo risente del folk black. Il ritmo si rilassa e le chitarre si alleggeriscono di tanto in tanto lasciando spazio di manovra allo scream e al sound più forte.
Fauna’s souls con soave voce femminile al centro dell’album è una perla.

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La lineup di questo album comprende anche musicisti d’impatto della scena europea di questo genere.
Suona sfrenato, violento e senza scrupoli questo album, come il fanatismo bruciante che anima il corpo di un uomo.

 Sentire la tua presenza in ogni momento
vedere il tuo sguardo su di me in ogni momento
i tuoi occhi che mi spiano dal vuoto della tua vita schifosa
una sensazione insopportabile attraversa il mio corpo
non so resistere, non so resistere

I miei occhi iniettati di sangue e odio
bruciano la tua carne
le mie mani strappano a brandelli
quel poco cervello che ti è rimasto
e come un fanatico, guidato dall’estro eccessivo
con follia affiguro la tua ultima cena
e tu non esisti
e tu non esisti più

Top 10 Albums 2015 (Manuel edition)

Come l’anno scorso e l’anno prima. Non è una classifica ma album in ordine sparso pubblicati nel 2015 e che hanno particolarmente colpito Manuel.

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Interwaste – Astolfo Sulla Luna ( Ψ², 2015)

a4240133819_10“Ci siamo persi girando in tondo, ma in realtà le nostre orbite non erano tonde né ellittiche. E la realtà era un’illusione. E l’orbita non è più un’orbita costante se il centro o i fuochi variano. E non essere non è il contrario di essere. E se non puoi parlare di parole usando le parole stesse inizi a ragionare per probabilità. Quanto è densa la probabilità che adesso stiamo pensando la stessa cosa? Se la tocco per scoprirlo esercito pressione e la densità aumenta. Errori sistematici, errori strumentali, errori fisiologici, errori di parallasse. In ogni tentativo di misurazione è insito l’errore. Infinite misurazioni implicano infiniti errori ed oltre. Se tu vuoi sapere dove stare e io quando sarò dove voglio essere, ci siamo già persi. Prima di accorgerci di non risuonare più alla stessa frequenza e annullarci per interferenza.
Ostinarsi alla ricerca e, dopo lo scontro con la consapevolezza dell’indeterminazione, il sollievo della consapevolezza dell’indeterminazione.
Applicare l’arte della combinatoria alla teoria degli errori casuali.
Anagrammare il processo cognitivo.
Permutare l’algoritmo antropico.
Per trovare vie di fuga dall’immaginario collettivo.”

“Questo è Ψ², quello che c’è dentro e il rumore che ne deriva, a tratti uguale a quello del mare, altre volte a quello dell’insistente ticchettio dell’orologio, altre a quello del fischio alle orecchie prima di chiudere gli occhi.”

 

Collective Waste : Astolfo venne incaricato da Dio di andare sulla Luna, luogo in cui si trova tutto ciò che sulla Terra è andato perso, per recuperare il senno dell’Orlando folle. Voi cosa state cercando?
FRA: Di complicarci la vita
LIA: La felicità e un synth
GIANLUCA: probabilmente qualcosa che non esiste e di cui ho un’immagine solo confusa

A quanto è uguale phi quadro? 2A cos(pi/2) è un’onda sinusoidale? Siete convinti dell’incompletezza dei sistemi formali? Insomma, perché tutta questa matematica?
FRA: Per complicarci la vita
LIA: Non ho capito la domanda, al liceo in matematica prendevo sempre 2
GIANLUCA: La matematica spiega molti aspetti della realtà, ma ti confessiamo che alla fine anche noi non siamo riusciti a comprenderli del tutto.

I testi urlano quella poesia tra la verità e il delirio, mentre la musica è acida, jazzcore. Gli Zu che parlano. Come si è creato questo insieme?
FRA: Le nostre vite erano troppo poco complicate
LIA : Dato che il nome Zu era già in uso abbiamo dovuto optare per Astolfo.
GIANLUCA: La cosa buffa è che all’inizio cercavamo un cantante… Poi solo dopo le prime bozze strumentali, è venuto fuori questo mix al quale, dopo un po’, abbiamo finito per affezionarci.

Alcuni brani sembrano avere citazioni cinematografiche, tra le quali “La Notte” di Antonioni. Vi va di spiegarle?
FRA: Troppo semplice questa domanda
LIA: Mi piacciono i film intellettualoidi colti in bianco e nero e coi colori sbiaditi, adoro antonioni.
GIANLUCA: Di solito i nostri pezzi nascono da cose che non hanno a che fare con la musica. A volte anche scene di film. E’ più difficile spiegarlo che realizzarlo… E ti assicuro che realizzarlo non è facile.

Mi ha colpito il vostro scrivere che l’approccio alla composizione è simile a quello dell’opera classica. In che modo?
FRA: Questa è la parte complicata
LIA: Questa domanda è troppo difficile ma generalmente io maltratto gli altri due del gruppo.
GIANLUCA: Le idee di partenza le sviluppiamo in maniera molto umorale e soprattutto senza preoccuparci troppo della forma canzone. Nella musica classica io ci ho sempre visto qualcosa del genere.

Ok, grazie ragazzi. Ultima domanda: vi sentite, come musicisti in qualche modo, un po’ scarti collettivi?
Il musicista è uno scarto collettivo, ma uno scarto collettivo per scelta.

GueRRRa – Soprusi (2015)

guerrraNon potevo non scrivere qualcosa che celebrasse questi ragazzi di Terni.
Fanno un jazzcore che manco gli Zu e chiamano ogni pezzo con nomi di personalità simbolo della libertà di pensiero evocando i soprusi che hanno subito. Non so se mi spiego.
Tutte le riflessioni che possono scaturirne le lascio a voi come parte dell’esperienza-album.
Si autodefiniscono con un math che lascia intuire un certo calcolo e/o un qualcosa a che fare col math rock e l’arte performativa.
Musicalmente riescono a creare qualcosa che si sentiva nei primi Zu e in qualche progetto di John Zorn. Materiale preziosissimo.
In Italia con questa roba siamo più forti di quanto pensiamo. Ed ora è sabato sera, quindi le frasi con le subordinate scordatevele.
Ah, e la matrice anarchica.

 

Relapse Records – Relapse Sampler 2015

coverStavolta la reviewaste non è di un singolo album ma dell’intero campionario 2015 di una delle etichette di riferimento del panorama metal : Relapse Records.
L’anno volge quasi al termine e le uscite sono state molteplici e diverse, con numerosi sottogeneri del genere più metallico della musica.

Il campionario prevede un brano per band (non necessariamente singoli) provenienti da album pubblicati nel corso del 2015 ed è acquistabile con una offerta libera dalla pagina bandcamp della label.
Quello che farò è sfogliare il campionario e snocciolare prime impressioni (o seconde, se l’album è stato già ascoltato) per le 36 tracce. Iniziamo subito! Continua a leggere Relapse Records – Relapse Sampler 2015