Blue singers

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Furono le “Blue singers” a portare il blues al successo: da genere puramente dilettantistico suonato tra le piantagioni del Mississipi,  il blues si sposta dalle campagne in città e diventa un genere del tutto diverso. Per la prima volta il blues è performance, spettacolo, varietà e a dargli la sua giusta importanza sono le cantanti donne accompagnate da orchestrine jazz di tutto rispetto.

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[BlueStorieS] L’anima rubata: Robert Johnson e la sua musica

“Morì nel mistero: qualcuno ricorda che fu pugnalato, altri che fu avvelenato; che morì in ginocchio, sulle sue mani, abbaiando come un cane; che la sua morte aveva qualcosa a che fare con la magia nera.”

Greil Marcus

robert-johnsonDopo un’attenta e accurata descrizione del Blues delle origini e del Delta del Mississippi, possiamo raccontarvi una leggenda inquietante ma allo stesso tempo colma di significati e rimandi: stiamo parlando di Robert Johnson, l’archetipo dell’artista maledetto, l’uomo a cui il diavolo ha donato la chitarra e rubato l’anima, colui che ha “inaugurato” il cosiddetto Club 27 (il gruppo dei grandi artisti scomparsi a soli 27 anni). Robert Leroy Johnson nasce a Hazlehurst, l’ 8 maggio del 1911 e fece parte della scena musicale blues sorta nel delta del Mississippi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

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[BlueStorieS] Il blues – Le origini

Il blues è prima di tutto un sentimento, una conoscenza sensoriale, un’entità non una teoria, in cui il sentimento è la forma e il viceversa. Blues è il passato, l’andato, tutto ciò che è stato espresso e l’espressivo, l’esperienza andata, l’ignoto che verrà e ogni cosa al di fuori del tempo.
Amiri Baraka, Il popolo del Blues

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Fig. 1 – Lavoro nei campi di cotone. (1890)

“To have a blue devil’s”, avere i diavoli blu… con questa frase di origine vittoriana si identificava uno stato d’animo, un malessere nei confronti della vita, un sentimento.
Il blues identifica la tradizione musicale che più ha caratterizzato lo status e la cultura delle popolazioni nere americane.

È difficile stabilire una data esatta dell’origine del blues ma si può tracciare un periodo storico: probabilmente iniziò a circolare negli Stati Uniti d’America tra l’ultima decade del 1800 e i primi anni del 1900.

Il luogo di origine era il Sud, nel Delta del Mississippi, una vasta piana alluvionale che sorge alla confluenza di due fiumi: il Mississippi e lo Yazoo. Era questa una terra fertilissima che produsse dall’inizio del diciannovesimo secolo grandi quantità di cotone alla cui raccolta fu destinato un numero enorme di schiavi che per alleggerire la fatica e comunicare tra loro, iniziarono a cantare i propri sentimenti.

“John the revelator” è un canto tradizionale, una delle canzoni più influenti per tutti gli artisti blues. Blind Willie Johnson registrò “John the Revelator” nel 1930. Successivamente una serie di artisti registrarono le loro interpretazioni della canzone, spesso con variazioni di versi e musica tra cui appunto Son House con la versione che qui vi propongo. Il titolo della canzone si riferisce all’apostolo Giovanni, autore del “Libro della Rivelazione” e cita alcuni passi della Bibbia.