Khan – Ecstasy (2016)

Oggi butto giù due righe su un gruppo appena trovato su Bandcamp. Come al solito si tratta di una minirecensione al primo ascolto.

Chi sono i Khan? Si tratta di un gruppo di Melbourne, Josh Bills – cantante/chitarra, Mitchell Kerr – basso/seconda voce e Beau Heffernan – batteria. L’album in questione, Ecstasy, si compone di 6 tracce ed è uscito in concomitanza con Enstasy, sempre di 6 tracce.

Partiamo dunque con i brani.

  1. Complacent Mind comincia lentamente con atmosfere sognanti fino a 1:18, quando la chitarra elettrica, basso e batteria iniziano a scatenarsi. La voce interviene intorno ai 2:20 ma solo per pochi istanti, per poi rimettere in primo piano la parte strumentale. Intorno ai 3:00 si ha un’impostazione stile Metallica ed il cantante inizia ad essere predominante intorno ai 3:40. Molto apprezzabile il riff del basso che si porta in primo piano durante le pause dal cantato. Intorno a 6:10 ritornano le atmosfere sognanti fino alla fine del brano.
  2. Power ha un riff iniziale di basso molto orecchiabile, sul quale la chitarra interviene potentemente in un crescendo che culmina intorno al primo minuto e si arresta dopo una ventina di secondi per lasciare posto al cantante. Durante il ritornello gli strumenti tornano a farsi sentire  fino a 3:40, quando inizia l’assolo di chitarra, molto piacevole. A 4:25 il pezzo sembra finire, ma dopo pochi secondi si riprende dal ritornello e si chiude in modo netto.a2408133193_16
  3. Thieves For Children è un brano che dura circa sette minuti e mezzo, abbastanza standard nella parte iniziale, con una lunga parte strumentale intorno ai due minuti e, intorno ai quattro minuti, l’intervento del cantante che quasi parla invece di cantare. Intorno ai cinque minuti mi sembra di sentire degli archi in sottofondo che non stonano affatto con l’atmosfera creatasi. Il pezzo torna alla normalità durante il sesto minuto e si avvia così alla conclusione con un assolo di chitarra.
  4. Who Watches The Watchmen? parte in quarta con un ritmo interessante. Durante il ritornello si sente la presenza della seconda voce e a 2:18 parte un assolo di basso, al quale si aggiunge la chitarra e subito dopo la batteria.
  5. Ecstasy  è un breve pezzo di 1:29 durante il quale si sentono dei suoni in lontananza, molto psichedelico.
  6. The Things You Stole è il pezzo conclusivo dell’album e parte con 40 secondi di strumentale al quale si aggiungono le due voci. Intorno ai 3 minuti mi pare di sentire l’intro di Toxicity che però varia subito dopo le prime note rimanendo abbastanza “tranquillo”. Molto orecchiabile la chitarra che poi viene raggiunta dal resto del gruppo e si prosegue in modo standard fino alla fine.

Beh, che dire? Come album di esordio lo definirei molto interessante, sicuramente continuerò a seguirli ed inizierò a passarli in radio e durante i nostri DJset Rock. Potete ascoltarli dal player qui sotto o scaricare l’album direttamente su Bandcamp.

Buon ascolto!

 

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