Haken + Special Providence + Arkentype @ Legend Club (Milano, 6/6/16)

Vicino al club ci sono bambini che scorazzano e un bel giardino con poltroncine, gazebi, spillatori di Pilsener Urquell e una chitarra-vanga.IMG_20160606_202355

Trovo già gli Arkentype (Norvegia), primo gruppo di apertura, che si dà da fare sul palco, con il loro sound hardcore con qualcosa in più in ritmica e in djent.
Li seguono gli Special Providence (Budapest), con una formazione strumentale di chitarra, basso (corde a iosa per entrambi), batteria e organo/synth.
Quello che suona è quello che sentireste se i Polyphia e i Meshuggah uscissero a cena insieme.
Un po’ prog, un po’ jazz, sempre metal. Suonano lineare, senza molto spettacolo da palco ma di certo riescono a sorprendere e ad interessare, lanciati a pesce nella loro scena che per quanto difficile gli dà possibilità.

Gli Haken iniziano con Initiate (ovvio), che dà un bella carica a tutto il pubblico sotto il palco e dedica la prima parte della serata al nuovo album Affinity, sul quale non mi dilungo perché l’ho già fatto.
IMG_20160606_225053 IMG_20160606_223235

Ross Jennings ci catapulta negli anni ’80 urlando poco dopo “What year is this?” ad introdurre la bella 1985 sfoggiando un discreto paio di occhiali fluo. Il pubblico già totalmente dentro l’album va in estasi su Earthrise e  il suo “We are the revolutio-o-o-on” come anche col più imponente The Architect ed il suo tanto apprezzato growl che da preso in prestito diventa autentico.
Non hanno risparmiato i pezzi da novanta come Falling Back To Earth e Cockroach King e da metà concerto in poi hanno buttato là anche le ballad ed un bel keyboard solo in stile Ruddess by Tejeida.

IMG_20160606_225630Delirio finale su The Endless Knot, che non poteva che essere letale live, mentre l’encore è nientepopodimenoche Crystallised, dall’EP Restoration.
Insomma, tutto quello che ci si può aspettare da un live degli Haken.
In forma durante questo Affinitour v1.0, dopo che Affinity ha riscosso un buon successo di pubblico e critica (persino dai più heavy, stranamente) sono ormai lanciati ad una carriera prosperosa.

La positività è alimentata dalla presenza di una prima fila di ragazzi 16enni o giù di lì già “a ruota” con gli Haken e con una maglietta di Tres Caballeros degli Aristocrats, come anche da un club milanese che ospita serate indimenticabili e sold-out organizzate (bene) in provincia di Novara.
A volte va semplicemente tutto per il meglio.

Pubblicato da

Manuel D'Orso

Nel collettivo dal 2013, INTJ, appassionato di metal e musica sperimentale.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.