(Intervento di Marco Travaglio, 23 agosto 2014, Fontechiari)
Non so bene di che cosa parlare, nel senso che di solito uno viene qua e parla delle cose che interessano a lui e invece scopre alla fine, quando qualcuno fa le domande, che la gente era più interessata ad altri argomenti. Ditemi voi e se conosco l’argomento ne posso parlare, altrimenti se nessuno dice niente decido io, a vostro rischio e pericolo. Allora: la Costituzione, la disoccupazione giovanile, la riforma del Senato, la guerra, la P2. Argomenti abbastanza eterogenei, almeno qualcuno cercherò di affrontarlo.
Nell’ultimo anno ho scritto due libri, uno abbastanza ponderoso è dedicato al Presidente della Repubblica e l’altro è piuttosto smilzo, non sembra nemmeno un mio libro ed è dedicato alla trattativa tra lo Stato e la Mafia. Come sapete due anni fa il Presidente della Repubblica è intervenuto pesantemente per condizionare quell’indagine e quel processo su richiesta di un suo vecchio amico, Nicola Mancino. La storia della trattativa è una storia secondo me attuale, sia perché rivela un modo di fare della nostra classe politica, sia perché la trattativa pur essendo iniziata più di vent’anni fa, nel 1992, ai tempi delle stragi e prima delle stragi di Palermo di Falcone e Borsellino e quelle del 1993. Poi è continuata sotterraneamente fino ad oggi, condizionando la politica italiana, ed il fatto che oggi nessuno ne parli è garanzia di condizionamento, se restano segrete funzionano, altrimenti non funzionano più. Il fatto che lo Stato dica di combattere la mafia e poi sottobanco fa trattative, significa che lo Stato considera i cittadini come persone immature che non devono sapere niente, perché le cose grandi le devono sapere i grandi, ed è una delle ragioni per cui ci troviamo nella situazione attuale. Paradossalmente il fatto di avere mafie, evasione fiscale, nero, non è detto che sia una tragedia nel caso in cui intervenisse un Governo in grado di combatterle. Gli altri Paesi i soldi non sanno dove prenderli, perché hanno già grattato il fondo del barile; noi potremmo andare a prenderli nelle tasche dei delinquenti.
Voi sapete che nel giro di 2 o 3 mesi il Governo deve trovare svariati miliardi di Euro non per far contenta l’Europa ma per mantenere patti presi precedentemente. Sembrano sempre imposizioni che vengono da fuori, invece sono impegni che abbiamo preso e trattati che abbiamo firmato per rimanere nell’Unione Europea. Dove prendere questi soldi?
Ci dicono che la ripresa sarà nel 2015. Dal 2007 ci dicono che la ripresa sarà l’anno successivo.
E’ sempre l’anno prossimo.
In attesa di questo anno prossimo noi dobbiamo trovare dove andare a prendere i soldi. Con il Governo Monti nessuno dall’Europa si sognò di dirci dove andare a prendere i soldi. Se l’Europa ci avesse chiesto di prenderli dai lavoratori o dai pensionati, noi potevamo benissimo dire di no e decidere di prenderli da chi non paga le tasse, dai mafiosi, dai corrotti, perché abbiamo la fortuna di avere serbatoi di fondi neri. Prima di rapinare per l’ennesima volta le persone per bene bisognava attaccarre i ladri. L’Europa ci dice che i conti non tornano e che i soldi devono rientrare.
Dato che lo Stato ha bisogno di soldi per far funzionare i servizi pubblici, quando c’è la sinistra dovrebbe fare una politica rivolta soprattutto ai ceti più deboli e quando c’è la destra una politica a vantaggio dei ceti più abbienti.
E’ questo il compito della politica, decidere dove attingere e distribuire le ricchezze.
Non ho mai visto nessun Governo di nessun colore, dire: noi questa volta i soldi li prendiamo dai ladri, e non credo che lo facciano per cattiveria nei confronti dei meno abbienti, anche perché sono tanti e votano. Lo fanno perché non possono permettersi il lusso di toccare i ladri, cioè gli evasori fiscali, i corrotti e corruttori ed i mafiosi.
Quando è arrivato Renzi gli ho dato fiducia, magari per qualche anno sarebbe rimasto pulito, circondato da altra gente pulita.
Non credo che Renzi abbia avuto rapporti con la mafia, con l’evasione fiscale, che si sia fatto corrompere. Dopodichè, primo atto Patto del Nazareno con Berlusconi e Verdini. Poi la Spending Review, tagliare le spese vendendo le auto blu su ebay, ne hanno vendute 12. Ce l’hanno raccontato come fosse l’idea del secolo. Quella di La Russa non sono riusciti a venderla. Dobbiamo tirare su decine di miliardi e noi vendiamo 12 autoblu.
Sarebbe interessante tirarne su anche qualcuno per fare opere pubbliche, far lavorare imprese e gente normale.
Sappiamo dove andare a prendere i soldi, abbiamo uno pulito e invece non se ne parla. Abbiamo sentito tanti slogan, cose da cambiare, ma mai una parola sulla mafia, sull’evasione fiscale, sulla corruzione.
Intanto ne arrestano una quarantina alla volta tra il Mose, l’Expo e cose così.
Le riforme istituzionali poi vengono fatte con Berlusconi (un detenuto, affidato ai Servizi Sociali in prova) insieme alla riforma elettorale (sempre fatta da lui quella precedente, anche se firmata da Calderoli).
Calderoli è intervenuto anche sull’ultima legge elettorale: se per il Porcellum parlava di porcata, per quella nuova ha dichiarato: “Meno male che sono intervenuto io, prima questa era una merda, per fortuna sono intervenuto io, ora è una merdina”.
Ci tocca il Merdinellum.
Con Renzi ci aspettavamo una rottamazione completa delle politiche precedenti per invertire la rotta, non c’era bisogno di un venditore di autoblu su eBay. La riforma del Senato poi non ha senso per quanto riguarda la ripresa economica. Ancora non si è capito per quale motivo il Parlamento è intasato da mesi da questa riforma.
Le cose urgenti, il recuperare soldi dai fondi neri, non vengono affrontate.
Il ministro del lavoro poi parla dei pensionati nababbi che hanno una pensione di addirittura 2000 Euro al mese che hanno lavorato tutta la vita. Sono matti, mentre i serbatoi di neri rimangono lì, non toccati.
In Francia per esempio le associazioni a delinquere durano al massimo qualche anno, perché da loro esiste lo Stato.
L’evasione fiscale è di 170 miliardi di Euro all’anno.
Negli altri Paesi gli evasori fiscali sono pochi e disprezzati da tutti, in Italia vengono chiamati “i furbetti”. Se lo vedo gli faccio un culo così, altro che furbetto.
Guardate Berlusconi che pena terribile che ha avuto per la frode fiscale.
Ogni tanto dicono che bisogna fare una legge anticorruzione. Adesso c’era l’idea di farne una, ne stavano discutendo da un anno in Senato, è intervenuto Renzi e ha bloccato tutto, annullando la precedente e dicendo che ne avrebbe fatta una nuova (altro tempo perso).
Poi il falso in bilancio che nel nostro Paese non è reato: per questo non vengono ad investire in Italia, i tuoi competitori italiani hanno la possibilità di falsificare il bilancio e truccare la gara. In questo modo vanno tutti in altri Paesi dove queste cose non accadono.
Il rottamatore non ha rottamato niente, bravissimo comunicatore, tira fuori la banana, per la SLA invece di tirare fuori il libretto degli assegni si tira una secchiata d’acqua, fa un figurone. L’unico capo di Governo al Mondo che ha fatto una cosa del genere. Il nostro Governo ha azzerato i fondi per la SLA, quindi l’unica cosa fighissima da fare è la secchiata d’acqua. Siamo gli unici con il Presidente del Consiglio che fa il cretino.
Perchè nemmeno Renzi, quando si tratta di prendere i soldi dai delinquenti, parla d’altro?
C’è un freno a mano invisibile, già si sa che chi va al Governo non può toccare queste cose.
11 milioni di persone sono evasori. E’ il numero di elettori del PD (non sono tutti elettori del PD, i numeri corrispondono, è diverso). Senza il voto degli evasori in Italia non si vincono le elezioni.
L’astensione comprende la gente che paga le tasse ed è schifata dalla nostra classe politica.
Sulla corruzione mi spiego io questo: i partiti continuano a vivere di tangenti. Combattendo la corruzione perderebbero parte dei finanziamenti e si vedrebbero arrestare ancora più gente di quanta ne arrestano ora.
I vari partiti (PD, centro e PDL) sono tutti rappresentati nella corruzione. I 5 Stelle no, infatti stanno sui coglioni a tutti.
Non c’è ricambio nemmeno nelle classi dei tangentisti, continuano i soliti vecchi. Combattere la corruzione è cannibalismo, il PD muore senza i vecchi corrotti nel partito. Orlando, ministro dormiente con l’encefalite letargica, bravissima persona che non combina niente, ha dichiarato che la giustizia civile è la priorità. Appena ha provato a bloccare la prescrizione è intervenuto Berlusconi ed è tutto sparito. Dalle slide di Renzi (lui usa questo metodo, proiettore con slide vendendo il nulla, è il figlio segreto di Wanna Marchi) risulta: dimezzare l’arretrato (metà dell’arretrato evapora grazie alla slide), prescrizione e anticorruzione (sparite), riqualificare il personale (non sapeva cosa scrivere e per fare cifra tonda ha scritto questo evergreen). Sparito tutto.
Sulla mafia non si può fare nulla. L’autoriciclaggio (faccio i soldi con racket o cose del genere e devo ripulire in attività lecita per poter dire di guadagnarli onestamente) in Italia non è reato. Se reinvesto io i soldi guadagnati in modo illegale non commetto reato. Le mafie non vogliono.
Fino al 2009 i Governi hanno fatto scudi fiscali, che hanno permesso a colui che ha fatto i racket di prendere i soldi e portarli in banca, pagando il 5{29b42a4e1eac1746d4cba1ba46308d7cf7a2435503982c5456cdecf9c97f64d5} che va allo Stato e così risultando lo Stato il riciclatore dei soldi sporchi. I grandi circuiti internazionali del riciclaggio chiedono il 50{29b42a4e1eac1746d4cba1ba46308d7cf7a2435503982c5456cdecf9c97f64d5}, l’Italia ti chiede il 5{29b42a4e1eac1746d4cba1ba46308d7cf7a2435503982c5456cdecf9c97f64d5}. E’ concorrenza sleale nei confronti dei delinquenti.
La trattativa non è mai finita perché quando è iniziata la mafia sparava e poi ha smesso di punto in bianco. La mafia spara quando vuole qualcosa, smette di sparare quando ha ottenuto quel qualcosa che voleva. Da 22 anni ottiene ciò che vuole, ecco perché nessuno osa fare nulla contro di lei, tutti si sforzano di far contenta la mafia, per non far ricominciare a sparare.
Pubblicamente diciamo che la combattiamo, segretamente trattiamo.
I nostri politici hanno deciso che con i terroristi non si tratta quando un deputato 5 Stelle ha detto la sua sul terrorismo. Improvvisamente tutti lo hanno attaccato, dicendo che con i terroristi assolutamente non si tratta, mentre abbiamo finanziato il terrorismo pagando tutti i riscatti.
Si tratta o non si tratta?
In Italia c’è il sequestro dei beni alle famiglie con persone sequestrate. Abbiamo sacrificato persone per fare in modo che nessuno venisse più rapito. E allora perché si tratta con il terrorismo islamico e la mafia? L’ipocrisia di non chiamare le cose con il loro nome.
La trattativa con la mafia è eterna: se si inizia non si va più via, si è legati per la vita con quel patto. Si tramanda di Governo in Governo.
Napolitano ora è stanco, ha scoperto di essere vecchio e di voler andare via, non si sa ancora quando. Hanno bisogno di qualcuno che non possa essere arrestato.
Lui forse non ha a che fare con la trattativa, ma conosce sicuramente il segreto che i vari Governi si portano dietro.
Nel 92 Riina (tutto fuorchè un pazzo), all’improvviso decide di dichiarare guerra allo Stato, mettendo bombe ovunque nei punti di riferimento culturali italiani. Decide di colpire perché si sente tradito dalla politica che aveva promesso di salvare in Cassazione i mafiosi e poi non ha mantenuto la promessa. Il primo ad essere colpito è stato Salvo Lima, il primo traditore per la mafia. A parte lui non viene ammazzato più nessuno, fuorchè Falcone e Borsellino. Quando la lista di politici morituri entra nelle mani delle forze dell’ordine si decide di far incominciare la trattativa. Tutti questi politici si sono salvati la pelle grazie agli accordi con la mafia. Falcone e Borsellino avevano scoperto i carabinieri corrotti e gli accordi nella trattativa e vennero uccisi. Qualcuno ha fatto sparire anche l’agenda rossa di Borsellino, dove erano scritti tutti i dati relativi alla trattativa. Non è stata la mafia a farla sparire, ma gli uomini dello Stato.
Provenzano in seguito consegnò Riina ai carabinieri alla condizione che venissero lasciate le carte di quest’ultimo. Provenzano diventa il capo di Cosa Nostra, lo Stato cerca di lasciare indietro la trattativa e quindi ricominciano le stragi. La mafia ottiene la rimozione del carcere duro per moltissimi affiliati, vincendo la sfida con lo Stato. A Milano Due inizia la salita di Marcello Dell’Utri con la fondazione di un partito, Forza Italia. Marcello era un vecchio amico della mafia, fine delle stragi. Non si aspettavano la collaborazione del centro-sinistra e un po’ Berlusconi, un po’ gli oppositori hanno fatto tutto ciò che era scritto nel papello.
Una lettera anonima ha avvertito l’anno scorso i magistrati che indagano sulla trattativa che sono stati presi di mira, perché non si può lasciare l’Italia in mano ai comici e ai froci.
L’avvertimento è stato ascoltato, si è ritrovato il modo di riesumare Berlusconi, l’unico che aveva perso le elezioni. La mafia si è sentita allora rassicurata, non mandando più avvisi.
Io speravo che Renzi e gli altri fossero in grado di cambiare le cose, ma dalle prime avvisaglie direi che non ci siamo.
Combattere la mafia serve anche a recuperare soldi e a contribuire allo sviluppo delle opere pubbliche. Per quale motivo questo giovanotto che si tira secchiate in testa si tiene fuori da questi serbatoi (mafia, evasione e corruzione)? Evidentemente qualcuno passandogli le consegne lo ha avvertito, sulla trattativa e sui serbatoi da non toccare.
Oggi poi siamo in guerra contro il califfato. Abbiamo dato il contributo con armi sovietiche (precedenti all’89, ritirate nel 98 perché obsolete) mentre i curdi hanno bisogno di sensori notturni ed elicotteri di ultima generazione. Ci ringrazieranno.
Spero che Renzi ci stupisca tutti andando a recuperare i soldi della mafia, durante la pennichella di Verdini e mentre Berlusconi è impegnato a pulire il culo agli anziani. Fino ad allora, mi dispiace, ma la parola rinnovamento mi fa molto ridere.
Grazie.