Che poi non sono solo di Ottobre ma anche di Settembre e non solo del 2019 ma di qualsiasi anno volete che sia.
Opeth – In Cauda Venenum
Sono tornati e stanno dando seguito a quella trama complessa e impenetrabile iniziata con The Sorceress. È uno di quegli album da ri-ascoltare per coglierne la bellezza melodica e la qualità dei singoli brani, mentre il mood generale è disteso e universalistico e si fa sempre più denso con l’arrivo della fine dell’album (cosa che si poteva capire dal titolo). Il progressive da manuale.
King Gizzard and the Lizard Wizard – Infest the Rat’s Nest
Sono stato colto di sorpresa dallo scatto quasi trash dell’ultimo disco della formazione eccellente australiana. Se già non vi avevano conquistato (come è possibile?) con questo tassello completano una gamma di produzione da calare la mascella. Traccia preferita di Greta Thunberg: Planet B.
Cult Of Luna – A Dawn to Fear
Dopo una pausa di oltre 10 anni, il nuovo disco ripropone il sound dell’epoca come se fosse nuovo di pacca. Post metal solido e inesauribile per dimostrare che la prima scuola rende ancora tanto. Traccia preferita: Nightwalkers.
Chelsea Wolfe – Birth of Violence
C’è poco da fare quando ti innamori. Una copertina che parla da sola e un’impronta folk che ci intrappola per poi inchiodarci a quel suo umore decadente. Non mi è piaciuta troppo la costruzione dell’album e l’ammiccamento del singolo, che però funziona.
No, non ci metto i Tool perché tanto li avete già ascoltati.