Furono le “Blue singers” a portare il blues al successo: da genere puramente dilettantistico suonato tra le piantagioni del Mississipi, il blues si sposta dalle campagne in città e diventa un genere del tutto diverso. Per la prima volta il blues è performance, spettacolo, varietà e a dargli la sua giusta importanza sono le cantanti donne accompagnate da orchestrine jazz di tutto rispetto.
Il blues è cosi diventato professionistico e iniziò ad essere commercializzato grazie alla nascita dei Race Records nel 1920 che incisero la voce di Bessie Smith e di tante altre cantanti donne su disco.
Anche se meno conosciuta rispetto alle sue successive, Gertrude Ma Raney fu una delle prime cantanti blues di professione a registrare dei dischi e ad influenzare molte colleghe americane del periodo una fra tutte Bessie Smith.
Bessie Smith, soprannominata l’Imperatrice del blues per la sua voce, è non solo fra le cantanti più talentuose e popolari degli anni venti e trenta ma anche un’eccellente ballerina, attrice comica e mima.
Una curiosità interessante che riguarda un’altra importante personalità femminile: Mamie Smith che entrò nella storia divenendo la prima artista afroamericana in assoluto ad incidere nel 1920 un brano di blues cantato, Crazy blues.