Mi capitò di ascoltare questo album per caso, e pensai “‘mmazza, bravi ‘sti qua; italiani, primo album: li passo nella prossima diretta“. Così ho fatto. Solo dopo ho scoperto che quel gruppo era quello dell’amico Domenico “Mimmo” “James” Gesmundo . I casi della vita. Mi sono poi precipitato ad ascoltarli anche live a Metal Assault al Dens (FR).
Collapsing colors è un ottimo album di debutto: ben prodotto, entusiasta, forte. Lo stile è fondamentalmente metalcore e insieme trash (si sono autodefiniti “trashcore” ). Gli affondi di batteria dopo un growl e qualche millisecondo di pausa, il basso/batteria martellante, i cambi di tempo sono tutti elementi ben riconoscibili e già conosciuti. Non per questo però si può dire che l’album manchi di originalità: la voce alterna agli scream/growl anche appoggi su parti più melodiche, le chitarre poi fanno bene il loro lavoro, con delle linee ritmiche metalcore interessanti, come all’inizio di The Apple (Break The Pact) , dove anche la batteria fa sentire le sue possibilità.
Nel complesso l’album è un primo ottimo risultato, e non può che promettere bene per il futuro della band. Avanti così.
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