Sento di dover ringraziare quando vedo cose del genere.
Uno spettacolo come questo è un bene già solo perché viene fatto. Uno sfogo di sregolatezza, un muro anti-benpensanti.
Nella nostra provincetta in cui le Domeniche di paese sono scialbe e popolate, se va bene, da ridicolaggini e passatempi, uno spettacolo teatrale così esplicito e virulento è un fulmine a ciel sereno.
Ci vuole un coraggio che può venire solo dall’ideologia o dall’incoscienza. Fa bene vedere una lingua di attore sciolta e senza imbarazzo davanti alla platea di mezza età di un teatro parrocchiale. L’insieme di luci, gesti, voci che rappresentano una vita persa, ubriaca, wasted. Un linguaggio teatrale originale e vero come il sesso.
Riconosciamogli merito. Almeno noi a cui piace vedere l’antisocialmente utile. Per gli altri sarà solo passato.
L’ho letto solo adesso, con due anni di ritardo..eheh 🙂