Cosa accade quando i nostri amici Sheopard decidono di mettere di nuovo mano alla loro creatività? Accade che nasce un nuovo singolo, che va ad aggiungersi ai pezzi precedenti pur con uno stile tutto suo. Per l’esattezza il 17 maggio scorso dal VDSS Recording Studio di Morolo esce “White Label” (Stream of Anise). Un pezzo fresco e rock, che parla di un piacere quotidiano quale può essere quello di bere sambuca. L’ispirazione e la creazione artistica ancora una volta sgorgano dalle piccole cose che danno modo di raccontare una storia semplice fatta di convivialità e spensierate serate fra amici. Questo in assoluta continuità con i pezzi precedenti, improntati anch’essi sul racconto del quotidiano. Ciò che invece varia, portandolo quasi ad essere un pezzo “di rottura” con lo stile precedente, è l’impronta decisamente rock che emancipa la nostra band dall’alveo del folk e dello swing in cui gli Sheopard nascono. White Label è un pezzo rock lineare e diretto, da bere tutto in un sorso come un bel bicchierino di sambuca. Lo “stream of anise” , il fluire dell’anice, quasi si percepisce all’ascolto che comunica una freschezza dolce quanto basta. Le sonorità sono semplici, non ci sono virtuosismi. La chitarra di Giorgio, il basso di Luigi, la batteria di Roberto e la voce di Giacomo sono tutte allineate sulla costruzione di un sound puro, vivace e diretto. Fonte di ispirazione i Social Distortion, gruppo punk rock californiano, di cui richiamano il sound accattivante. A me ricordano a tratti i Velvet Underground, trovo un richiamo al pezzo “I’m waiting for the man”. Percezioni soggettive, ad ogni modo. Quello che invece di sicuro arriva un po’ a tutti è una canzone semplice, rock, frizzante ed energica. Easy insomma, come bere una sambuca.
Sara Fabrizi