Come ho fatto anche con il campionario Relapse nel 2015, voglio fare una track-by-track del campionario primaverile dell’etichetta dedicata al metal Nuclear Blast. L’etichetta di origine tedesca non ha di certo bisogno di presentazioni essendo su album di Slayer, Children Of Bodom e Nightwish.
Ma iniziamo questa breve rassegna del loro campionario più recente:
Witchcraft – The Outcast
Formazione svedese, hard rock con qualche tendenza al doom che esordisce nel 2000. Questo brano evoca i reietti della società e della sua economia.
I saved a nation from a bad economy
Is like sailing away on a endless sea
A metà cambia stile per lasciar parlare le liriche e gli assoli. Un hard rock molto orecchiabile e radiofonico.
Tax The Heat – Some Sympathy
Sound molto Led Zeppelin in questo brano di rock & blues moderno e britannico. Un niente-di-nuovo fluido e ancora molto radio-friendly.
Luca Turilli’s Rhapsody – Il Cigno Nero (Reloaded)
Nome piuttosto conosciuto questo nella comunità metal, frutto della separazione del chitarrista dai Rhapsody of Fire. Un pezzo tutto in italiano di symphonic power metal dall’ultimo album Prometheus Symphonia Ignis Divinus.
Lost Society – I Am the Antidote
Dalla Finlandia una formazione tipicamente thrash ma che in questo brano si avvicina più al NWOAHM tipo Avenged Sevenfold o Lamb Of God.
Fleshgod Apocalypse – The Fool
Quest’album avrebbe bisogno di una recensione a parte. Si tratta di King, ultima fatica dei perugini patiti di brutal death. L’album, come molti precedenti della band, lega ai suoni del genere più brutale del metal impostazioni orchestrali, che in questo King prende da sola una parte di album. Intro di clavicembalo e doppio pedale non possono sbagliare. Alla faccia di chi lo ritiene un genere ignorante, questo album tratta il parallelismo tra la divinità e la sovranità e le relative sottomissioni.
The 69 Eyes – Jet Fighter Plane
Altra formazione finlandese, di provenienza gothic degli anni 90 (e si sente dalla voce). Non troppo ancorata ai canoni dell’epoca porta un lato strumentalmente hard rock molto “virgin radio”.
Rage – My Way
Direttamente dalla scena heavy tedesca, lontani dalla provenienza heavy e poi speed/power degli anni 80-90, hanno forse un po’ poco da dire al 2016.
Ricky Warwick – The Road to Damascus Street
Solista nordirlandese conosciuto da qualcuno soprattutto per alcune sue partecipazioni (The Almighty e la band tributo ai Thin Lizzy Black Star Riders, sempre Nuclear Blast… ). Poca intraprendenza e vocals con rimandi fin troppo commerciali.
Aversions Crown – Erebus
La citazione al vulcano antartico è adeguata per l’esplosività del gruppo. Il brano ha un’intro interessante e fa un deathcore praticamente da manuale. Il singolo anticipa la prossima pubblicazione della formazione australiana.
Almanac – Self-blinded Eyes
La playlist si chiude con un inossidabile metal sinfonico da parte di un progetto voluto da Victor Smolski dopo la separazione dai sopracitati Rage. Anche qui è impossibile non sentire rimandi ai classici simphonic e power ormai anche piuttosto datati.
Insomma, questo campionario dell’etichetta tedesca ci fa leggere tra le righe il mondo complesso dei progetti neonati o troppo datati nella quale l’ascoltatore del 2016 si deve muovere. Per fortuna c’è sempre qualche perla, per tutti i gusti.
Per rimanere aggiornati c’è ovviamente anche questo bellissimo blog/webzine e l’anfratto metallico nei podcast e in diretta!
A presto.
Un commento su “Nuclear Blast Showdown Spring 2016”