Vestire i panni della poetessa “maledetta” del rock, incarnare un Mito, e farlo con naturalezza e personalità. Cantare Janis Joplin, fare un tributo alla Blues-woman più forte e fragile di tutti i tempi. Non imitandola ma reinterpretando in maniera fedele ed originale al contempo. Annarita Morra, artista cassinate dall’energia propulsiva, riesce a fare tutto ciò in maniera egregia. Circondata dai suoi musicisti fedeli e fidati (Vincenzo Folcarelli alla chitarra, Sebastiano Scittarelli al basso, Fabrizio Musto alla batteria)ci restituisce l’atmosfera di quel periodo straordinario che fu la fine degli anni ’60 contaminandolo con una vena funk e dance che vanno a rimarcare la poliedricità dell’artista Annarita. Il live a cui ho assistito ieri sera nella cornice del castello di Pico è davvero un live di spessore. Iniziano a suonare i suoi musicisti, eseguendo brani come “Crossroads” tanto per far respirare un po’ di sano blues..e preparare il terreno all’ingresso di Annarita/Janis. Entriamo dunque nel vivo della serata. Il primo brano è “Mercede Benz”, e già si resta colpiti dal timbro deciso ma dolce di Annarita che esegue come avrebbe fatto Janis, ma a modo suo… Man mano che si procede nella serata con pezzi storici quali “Piece of my heart”, “Me and Bobby McGee” diventa tangibile l’amore della nostra artista per Janis, la sua “devozione” che non sfocia mai in banale imitazione ma proprio il suo trarne ispirazione! Sì perché è tutto molto riarrangiato ed anche improvvisato..Annarita ci spiazza a tratti con le sue incursioni nella canzone partenopea (mi sembra di percepire un pezzo degli Almamegretta), nella musica dance (proponendo una celebre hit di Madonna, “Music”) e nel funk. A rimarcare i suoi vari amori musicali, non solo Janis dunque ma anche disco funk e canzone italiana. A dimostrazione che la Musica è sempre contaminazione di generi, fusione,estrosa rielaborazione. Anche nell’ambito di una tribute band. E’ una gioia per occhi ed orecchie vedere la spontaneità e maestria con cui la nostra front-woman passa dal pezzo classico e struggente di Janis ad un pezzo funk, e grandiosi i suoi musicisti che le stanno appresso con estrema facilità assecondandola in questo gioco di improvvisazioni e virtuosismi. Bello l’accenno che poi fa a “Think” della grande Aretha Franklin e la sua reinterpretazione di “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. Mette alla prova le sue doti canore restituendoci semplicemente emozioni… E poi ancora torna su un altro classico di Janis, “Kozmic Blues” ed infine sulla struggente epica “Summertime”. E chiude il tutto in maniera ancora più originale, invitando sul palco altri due musicisti fidati, dando luogo ad una sorta di mini jam session sulle note di “Miss You” degli Stones. Una Janis eclettica e sperimentatrice quindi. E carica di energia rivoluzionaria, di sberleffo ad ogni conformismo, di coraggio, di talento. Ricordiamo che Janis Joplin è la donna che in “Piece of my heart” dice: “ok baby, prendi pure un altro pezzo del mio cuore e fallo in frantumi, se questo può farti star bene”. Una donna che non teme nulla e si rialza sempre. Il “Girl Power” nella più fulgida delle sue vesti rock. Annarita/Janis incarna e fa vivere tutto ciò. Ascoltare per credere.
Sara Fabrizi