L’etichetta Sincope era sott’occhio da un po’, e quando ho scoperto una loro exhib a Frosinone non ho esitato ad avviarmi per una esperienza live sicuramente particolare. E così è stato.
Introduce Wound, progetto solista di Massimo “truculentboy” Onza, membro del duo drone Compoundead e del progetto punkcore Tronco nonché curatore della stessa label Sincope dal 2010.
Un massaggio di pressione acustica. Da multieffetto e mixer è uscito rumore modulato dall’immaginazione, onde sonore sintetizzate, distrutte, scomposte e risintetizzate ti arrivavano in faccia. Suoni cupi e disarmonia riempivano la stanza di aria rarefatta. Se volete avvicinarvi alla vera potenza del suono, avvicinatevi al noise.
Seguono i Rotorvator che, come il precedente nome evocava le sperimentazioni di Nurse With Wound, citano un importante e bellissimo album dei Coil, Horse Rotorvator.
La band si presenta in duo, setup elettronico, chitarra e voce. La chitarra elettrica è usata in maniera non convenzionale, come strumento di produzione di un suono continuo, inarticolato, di sfondo e accompagnamento alla base elettronica. Il sound è di predominanza industrial, con aggiunte di abbondanti colpi di basso e suoni graffianti come un macigno di pietra trascinato a terra. La voce in growl e scream mi ha fatto pensare ai meno ricercati ma più conosciuti Psyclon Nine e a qualche sperimentazione di black metal. L’ambientazione è sicuramente industrial noise e lo spettacolo è votato alla violenza del suono e al decadimento nichilista di ogni salvezza.
Una produzione sicuramente speciale, che non richiede altro che disposizione.
Esperienza d’ascolto rarissima, almeno in queste zone, che ha creato un centro di magnetismo in un piccolo music club a cui pochi danno la giusta importanza.