Mi ero ripromesso di trattare film molto diversi tra loro e di registi vari; appunto, mi ero ripromesso. Diciamo che non sono stato molto coerente, ma il motivo c’è, e si chiama Paranoid Park.
Questo film mi è passato sotto le mani circa tre settimane fà in un centro commerciale,nei classici scatoloni di DVD deprezzati,avendo visto svariati film di Van Sant e essendone rimasto sempre supersoddisfatto ho deciso di acquistarlo( soldi spesi decisamente bene).
La sceneggiatura è tratta da il romanzo omonimo di Blake Nelson “riarrangiata” dal regista.Il film è stato molto apprezzato dalla critica, ricevendo alcuni premi,anche al Festival di Cannes. Le scelte stilistiche di Van Sant non si discostano molto da Elephant e dai suoi lavori precedenti, ritroviamo le lunghe carrellate,i colori spenti e gli “stacchi” di telecamera minimi.
Alex (il protagonista) ci racconta una storia, la sua storia, che gli ha cambiato la vita e che continua ad affliggerlo. Nei pressi dello skate park che sta frequentando da qualche settimana, viene commesso un omicidio. attraverso gli occhi di Alex rivivremo i fatti,le sensazioni e le emozioni nel susseguirsi della storia.
Durante tutto l’arco del film conosciamo il protagonista come un ragazzo normale, alle volte apatico. L’unica persona con la quale fà trasparire qualche emozione è Macy, sarà quest’ultima a consigliarli di mettere su carta la sua storia.
La scelta delle musiche è talmente azzeccata che crea una sorta di empatia tra noi e Alex, i generi sono tra i più disparati, dalla musica classica al metal.
Il film tratta in maniera semplice, ma mai banale, quanto un evento fortuito possa cambiare completamente la vita di una persona.
Ho cercato di proporvi una parte minima di trama, poichè, il film ha un alone di mistero fino alla fine.
Spero di avervi invogliato alla visione del film, e anche se non ci fossi riuscito vedetevelo lo stesso.