Perché “31” di Rob Zombie è meglio di quello che sembra.

L’ultimo film di Rob Zombie, che, per chi non lo sapesse, oltre ad essere musicista si diletta anche con la scrittura e la direzione di film per il cinema, si intitola 31, perché “31 è la guerra” (fatevelo bastare).

Voglio spendere due righe in una reviewaste cinematografica CHE CONTIENE SPOILER per descrivere una lettura che ho dato al film che mi pare salvare il titolo dall’accoglienza di serie Z che mi pare stia ricevendo.

Continua a leggere Perché “31” di Rob Zombie è meglio di quello che sembra.

Cortometraggio – Sbüssen

“Proviamo  a girare un corto?”

“Ma ti droghi?”

Nacque più o meno così  il nostro progetto, in un bar, 4/5 ragazzi stanchi della monotonia del paesello.

“Perché no?”

Gli interrogativi erano molti, forse troppi.

“Chi lo scrive? Con cosa lo giriamo? Il montaggio? Gli attori? Saremo in grado?”

“Il collettivo ce la farà.”

Siamo stati ambiziosi, forse troppo, ma da qualche parte bisogna pur partire. Il lavoro di documentazione e scrittura è stato lungo e difficoltoso, pur scegliendo uno stile narrativo non lineare e concentrandoci sulla ricerca di uno stile registico ben delineato e distinguibile, anche grazie alla scelta di stesura di uno storyboard.

Il nostro progetto è stato avvalorato anche dall’aiuto di alcuni musicisti della zona (Dola J. Chaplin, Emilio Quaglieri) che ci hanno permesso di far fare un ulteriore salto di qualità al corto.

Vorremmo ringraziare sentitamente i nostri attori (Tullio, Barbara, Valentina, Emilio, Joe e Ilaria) che ci hanno supportato nonostante i nostri limiti, un altro sentito ringraziamento va alle varie attività che hanno permesso la realizzazione del corto (Marsella Foto/Video, Artrock Cafè, Bibliotè).

Il collettivo non si ferma, abbiamo in lavorazione una seconda sceneggiatura tratta da un racconto, speriamo di proporvela al più presto.

“Cosa significa Sbüssen?”

“Questa domanda è proprio Sbüssen”

 

 

RECENSIONE/RACCONTO di “THIS MUST BE THE PLACE”

Prendete il nostro regista orgoglio nazionale Paolo Sorrentino e il camaleontico intenso attore americano Sean Penn. Dal loro incontro è nato uno dei film più straordinari che abbia mai visto. Straordinario proprio nel senso etimologico di extra – ordinario per come tratta un tema così usato e abusato nella cinematografia come quello dell’Olocausto. Straordinario perché ad una storia portante se ne intrecciano altre minori ma non meno significative che anzi partecipano allo scioglimento dei nodi e alla risoluzione finale della vicenda. Continua a leggere RECENSIONE/RACCONTO di “THIS MUST BE THE PLACE”

Dave Van Ronk, il folksinger incompreso nel ritratto dei fratelli Coen

dave van ronk“Se non è nuova e non invecchia mai allora è una canzone folk”. Una frase che la dice lunga su tutto un genere musicale e su un mondo, fatti di malinconie esistenziali e di guizzi rivoluzionari.
Continua a leggere Dave Van Ronk, il folksinger incompreso nel ritratto dei fratelli Coen

Cineriflessioni

Non sono solito  espormi in maniera dura e critica o perlomeno qui su, ma non posso far a meno di notare la grande superficialità cinemacon la quale le persone vedano il cinema. Il cinema in primis è arte, tutto il resto è solo il contorno che ha preso piede grazie alla vendibilità del “prodotto” cinema. Io amo una delle arti più complete che ci siano, apprezzo le sonorità, le luci, la voce soffusa o forte degli interpreti, l’espressività, l’immagine.

La lotta tra bene e male c’è pur non essendo di tolkeniana ispirazione. Osservo film coraggiosi di registi che aspirano alla grandezza, contrapposti a “precofenzionate” storielle con un hype gigantesco che gli rubano il posto in sala,  non voglio essere eccessivamente duro, vorrei almeno che abbiano almeno la stessa possibilità di essere visti e giudicati dal grande pubblico, vorrei la divina provvidenza, ma “Dio è morto”.

Un barlume di speranza c’è.

L’ academy (i tizi che assegnano gli oscar) da qualche anno a questa parte sta dando grande visibilità a film  che spesso non sono figli di cinema 2grandi produzioni. Whiplash, film di stampo indie ha 5 nomination agli oscar 2015,  qualcosa di impensabile fino ad una decina di anni fà. Gli americani stanno progredendo, il mondo sta progredendo.

Noi (Italia/Italiani) siamo sempre lì, succubi di case di produzione e di cinema che ci impongono cosa vedere e quando vederla.

P.S.    ” Whiplash” è  introvabile nelle sale italiane. Chiedete ad una amica/o com’è “50 sfumature di grigio”.

 

(N.d.R Abbiamo dedicato un podcast agli oscar 2015)

The Imitation Game

tigPrimi anni 40, Alan Turing è un matematico  esperto di crittografia, viene contattato dai servi segreti britannici per un lavoro “top secret”. Insieme ad altri esperti, infatti, si occuperà di controllare e decriptare le comunicazioni dei nazisti, lavoro che lo porterà ad inventare un gigantesco calcolatore (considerato il primo computer della storia) in grado di elaborare una quantità enorme di informazioni. Si stima che il lavoro di Turing e della sua équipe abbia salvato 14 milioni di persone e accorciato di 2 anni la guerra. Continua a leggere The Imitation Game

Blind – Eskil Vogt, 2014

Blind è un film norvegese, nel senso che gli attori parlano in norvegese, si trovano in Norvegia e bevono vino norvegese.
Ha vinto lo Screenwriting Award del Sundance Film Festival e il miglior film europeo del Berlin International Film Festival.

La protagonista, Ingrid, ha di recente perso la vista e si rintana per questo nel suo appartamento all’ultimo piano di un palazzo bianco di Oslo. La sua condizione scatena in lei paure vecchie e nuove e fantasie represse, che si intrecciano con le vite di altre persone. Continua a leggere Blind – Eskil Vogt, 2014

Jimi: All Is by My Side

cropped-jimi-all-my-side

Posso essere appassionato di un artista e non vedere un film a lui dedicato? Mi è capitato quest’anno di scoprire che un tale Andrè 3000 (nome d’arte di André Benjamin il rapper degli Outkast per intenderci) fosse il protagonista del film sulla mia grande icona musicale Jimi Hendrix. Spalanco gli occhi, penso alla musica degli Outkast senza però conoscere il volto di questo personaggio. Mi informo, guardo alcune immagini e come disse John Belushi: “GESU’ CRISTO HA COMPIUTO IL MIRACOLO, HO VISTO LA LUCE!”. Identico, posso vederlo. Continua a leggere Jimi: All Is by My Side