Swans – The Seer

Mi avvicino ai Cigni da estraneo,  ignorante della loro natura, avevo solo voglia di ascoltare questo album in 2 parti di 7 e 4 pezzi di qualcosa che sapevo già non propendere per un genere fisso.

L’apertura mi settla (?) nell’atmosfera di un’album che sarà impegnativo: “your childhood is over”. Poi la Madre del Mondo, ossessiva-compulsiva: fa il suo dovere. Il lupo mi introduce ai (strabuzzo gli occhi) 32 minuti del profeta.  Ci sto dentro alla grande: vedo gli Om, li ringrazio e li saluto. Il profeta va via in modo surreale lasciandomi sazio, ma poi torna per un saluto più convenzionale. Passo per 93 Avenue e c’è il free blues, free as in jazz. Non l’avevo mai ascoltato, forse non esisteva nemmeno. Alla fine della strada mi rendo conto di essermi perso. Una bambina mi porta un bicchiere d’acqua e al mio grazie risponde con la stessa voce del lupo.

 

Quando mi sveglio sono seduto su una comoda sedia. Di fronte ho un palco, vuoto. Ascolto con calma l’esecuzione di Song for a Warrior. Inizia poi Avatar, che mi fa tornare qualche ricordo degli eventi da poco trascorsi. Durante il pezzo successivo perdo un po’ la concezione dello spazio, ma ritrovo l’orientamento verso la fine individuando una voce conosciuta. Mi giro e incontro un amico, apostata come me ma parecchio logorroico. Ci mettiamo a dis-correre. Ad un certo punto guardo il mio polso nudo e mi accorgo che è tardi: sono già passati 119 minuti e 13 secondi. Vado via e sulla strada compro del mangime, ripromettendomi di tornare presto da quei cigni.

 

Pubblicato da

Manuel D'Orso

Nel collettivo dal 2013, INTJ, appassionato di metal e musica sperimentale.

2 commenti su “Swans – The Seer”

  1. L’immagine “rassicurante” era un chiaro indizio sull’autore del testo… Trovo fantastica la descrizione romanzata, a metà tra fantascienza e allucinazione. Difficile resistere al pensiero di “sperimentare” …

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.