[RevieWaste] Offlaga Disco Pax – Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione)

offlaga-disco-pax-musica-streaming-socialismo-tascabile-prove-tecniche-di-trasmissioneL’album di esordio degli Offlaga Disco Pax (nome dettato prevalentemente dal caso: il cantante , perso tra le campagne del bresciano, si imbatté nel paesino di Offlaga. Il nome gli piacque così tanto che decise di utilizzarlo) è ormai datato Marzo 2005. Socialismo Tascabile (Prove tecniche di Trasmissione) è un album dalle sonorità tipicamente elettroniche anni 70 (Lo so rischio di essere banale ma Kraftwerk su tutti). Una novità per il panorama musicale italiano! Ma questa non è l’ unica particolarità del gruppo emiliano. Già perché oltre questo vi è anche la totale assenza di canto. I testi vengono letteralmente recitati in pieno stile Massimo Volume (unica cosa che accomuna i due gruppi TOTALMENTE differenti tra loro) e le musiche non sono altro che l’accompagnamento, il paesaggio , la cornice di queste piccoli frammenti di vita che ci vengono presentati.


Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione) è un album dalle varie tematiche, a discapito di quanto il titolo vuole far intendere. Quello che solitamente si vuole far passare è che gli Offlaga , e la loro discografia, siano da etichettare come “canzone politica”. Sarebbe molto riduttivo non analizzare più in profondità cosa questo gruppo vuole comunicare come , ad esempio, l’esaltazione di alcuni stereotipi tipici affrontati in maniera ironica (come la famosa Toponomastica citata nella traccia numero 6, Robespierre) o l’analisi dettagliata di un cambiamento radicale nella società (come in “Tatranky”in cui viene analizzato il cambiamento di Praga dopo la caduta del regime comunista in URSS). Qui non si sta esaltando ragazzi, qui si sta scrivendo uno spaccato. E’ un’analisi fredda, lucida, ragionata. Fatta da un gruppo di persone vicine , immerse in questo ambiente ma consapevoli di ciò che esso rappresenta. Nessun fumo negli occhi, nessun campanilismo. Ma in quest’album non vi è solo questo! Il lavoro di Max e soci ruota anche intorno ad alcune figure e situazioni che hanno , in qualche modo, rappresentato qualcosa per lui… Il commesso disincantato snob e scorbutico, l’amore tra un uomo ed una ragazza in tenera età, il professore severo ma giusto…
Ed è proprio di ciò che parla la prima traccia, “Kappler”. Il Kappler altro non è che il prof di Agraria di Collini. Un omone completamente vestito di nero, ultracinquantenne ed ultraconservatore. Il pezzo, fondato su un giro di chitarra etereo ed evanescente, dona (e lo fa molto bene) sensazioni molto particolari. Un misto di nostalgia ed allegria. A mio avviso questa canzone è quasi un omaggio alla figura di questo professore magari temuto e rispettato durante la maturità ma , forse forse, non propriamente capito. Chi di voi non ha mai avuto il suo Kappler personale?
Dopo “Enver”, trattante il tema di un amore finito, il disco prosegue con “Khmer Rossa” : una ragazzina quattordicenne di nome Ylenia. Ingenua, tenera, una piccola battagliera in piena fase adolescenziale. La canzone narra dell’amore, fisico e sentimentale, tra lei ed un ragazzo ventenne (probabilmente il cantante stesso ma chi lo sa?) . Un amore che si rivelerà così “sorprendente” da far dubitare nel socialismo! Il testo è recitato sia in lingua italiana che rumena. Le musiche sono cupe e cadenzate come a voler ricreare un’atmosfera di tensione quasi palpabile.
Passando per “Cinnamon”, canzone dal testo tratto dagli scritti di Arturo Bertoldi che tratta del cambiamento della società italiana facendo un parallelismo tra l’evoluzione delle gomme da masticare e la scena politica , arriviamo a parlare di un’altra figura particolare. Il commesso di un negozio di cd, supponente ed antipatico di “Tono Metallico Standard”. Il “Commesso della Standa alla vigilia di natale, l’alternativo dei miei coglioni” terribilmente disprezzato (ed in seguito invidiato ) dal cantante. Da quel che la rete dice si suppone che il commesso in questione sia il cantante dei Jane’s Haircut.
Non posso poi non parlare della sopracitata “Tatranky” una canzone che tratta , come ho già detto, del cambiamento radicale di Praga avvenuto dopo la caduta del regime comunista. Una rimozione silenziosa, sfrontata, violenta (nel senso non fisico del termine) di ogni simbolo ed ideologia rossa. Il tentativo di “analisi” procede poi in un club privato della capitale , il Lucerna dove vengono proposta una scaletta, a detta del cantante, a dir poco scandalosa. Terminante con “Felicità – di Al Bano e Romina” . E’ duro ammettere che ci hanno davvero preso tutto…
Preferisco non andare oltre nella recensione, rischierei di annoiarvi e togliervi tutto il gusto di ascoltare quest’album (il mio tentativo è sempre quello di incuriosirvi). Cosa dirvi di più? Sgombrate la mente da ogni pregiudizio sull’elettronica ed il socialismo in genere. Immaginate la vostra mente come una lavagna bianca su cui scrivere , immaginare, disegnare e godetevi questo spettacolo targato Offlaga Disco Pax. Fidatevi, avrete nostalgie e vi sentirete incazzati ed amareggiati pur non avendo mai vissuto (come nel mio caso, ma forse non nel vostro) quei periodi.

 

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