Dream Youth – Thus Restoring It (2014)

Rieccoci  con una delle mie recensioni “a primo impatto”; ho deciso di intraprendere questa strada per quanto riguarda album che non conosco, li ascolto e nel frattempo butto giù due righe con le mie considerazioni in tempo reale.

Il gruppo Dream Youth probabilmente non dirà molto a ciascuno di noi, ma trattasi di giovani portoghesi che seguono (cito direttamente dalla loro pagina Facebook) i generi Ambient | Chillwave | Electronica | Experimental | Future | Indie | Instrumental | Post-Rock | Shoegaze. Non so quanto siano in grado di spaziare tra i vari campi che premettono e promettono di affrontare, ma essendoci il Post-Rock non potevo fare a meno di menzionarli.

Ah, prima di cominciare, specifico che si tratta di un album disponibile gratuitamente qui, quindi come sempre non avete scuse se amate il post-rock.

Thus Restoring It si compone di quattro brani, il primo dei quali, Endurance, si presenta con un ripetersi costante dello stesso motivo. Interviene dunque una seconda chitarra, capace di definire meglio la linea della canzone. Tocca al sintetizzatore, che riesce a dare il tocco di “Future” che ci si aspetta intorno agli anni 90.

Un momento di sola chitarra e poi nuovamente indietro nel Future, con un ritornello gestito quasi interamente da un Synth.

Eccoci ad  A / P , secondo pezzo, più elettronico del precedente. La seconda parte del brano vede un crescendo della chitarra distorta, facendo assumere alla traccia quasi una valenza di colonna sonora, forse di un film fine anni 80.

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Sin Miedo viene introdotto da una voce che ci introduce in un pezzo quasi spaziale, senza grandi colpi di scena dal punto di vista musicale, molto rilassante.

Genetics, ultimo pezzo del disco, parte con un riff piuttosto allegro, che si unisce alla chitarra distorta e giunge fino alla fine in modo costante, senza bruschi cambiamenti di tempo o di stile.

Dunque, che dire? Si tratta di un album da ascoltare quando volete stare tranquilli, senza grosse pretese di tecnica musicale ma non meno interessante di altri gruppi post-rock che ho recensito in passato. Il link all’album lo avete; correte a scaricarlo se apprezzate il genere Ambient!

 

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