Elephant Brain – Elephant Brain EP (2015)

Mi trovo a fare una brevissima recensione sugli Elephant Brain, più precisamente per il loro Elephant Brain EP uscito a novembre di quest’anno.
Di cosa si tratta?
Parliamo di un gruppo di Perugia nato nel giugno del 2015 e composto da cinque ragazzi classe 92 (Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci,Giacomo Ricci e Michele Giovagnoni).phpThumb_generated_thumbnailjpg (1)
Mi sbilancio subito dicendo che il loro stile mi piace; so che spesso alle band non piace essere accostati a gruppi già esistenti, ma da grande fan dei Ministri ho ritrovato negli Elephant Brain quella spinta innovativa, sia nei testi che nella musica, troppo spesso assente nel panorama musicale italiano.
Si parte subito con il brano 15 Bis che alterna il ritornello (“non esisti più, non esisti più tra me”) a strofe via via più “arrabbiate”, con la batteria che si mostra molto presente a frasi alterne (“ecco che ci sei, carica di nugoli”, durante l’ultima strofa, viene messa in risalto proprio grazie a questa alternanza).
Nella gravità parte in quarta, un basso che la fa da padrone durante la prima parte ed un cambiamento di stile intorno ai 2 minuti e 10, molto orecchiabile e con un testo abbastanza criptico come piace a me.
Tenda è più tranquilla, con un cambio di tempo intorno ai 50 secondi. Torna ad essere più ritmata intorno a 1 minuto e 50, lasciando sospesa la frase “e penso che avremmo potuto fare qualche cosa in più”, per poi lasciare la parola alla musica nella chiusura.
Blu è il brano che più accomuno allo stile dei Ministri precedenti all’ultimo album. Testo sempre criptico, riff che ti entra facilmente in testa e non se ne va. Mi è piaciuta molto la parte finale “Ero solo stanco di farmi curare così, di sentirmi solo in mezzo a tanti alberi. Per non perfermi cambierò così come se i semafori si accendessero di blu”, che fa terminare improvvisamente la canzone.
Dunque, tirando le somme? Un ottimo EP, spero vivamente di ascoltare un loro album full lenght il prima possibile e faccio gli auguri a questi ragazzi che hanno la mia stessa età e stanno provando ad uscire dagli schemi, cosa molto rischiosa ma molto interessante.

Continuate così!

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