Sick Tamburo – Un Giorno Nuovo (2017)

Scienziati studiano cose
tra quelle cose ci siamo anche noi.

Queste parole racchiudono un po’ tutto l’indie. Cose banali, che dette con una certa empatia riescono a colpire.

Questo punto è quello che porta i Sick Tamburo ad essere accomunati con l’ondata indie italiana. Ma ha solo questo punto in comune (ah no, anche il feat con Motta).

Tutto il resto è cinica e edgy lirica di vita, frammenti per chi ha sufficiente senso di autocritica e apertura mentale per avvicinarsi alle stranezze e alle paranoie psico-romantico-sensuali di giovani uomini e donne.
Prospettiva maschile e femminile si intrecciano e non parlano nè al mainstream nè all’altstream, tanto sono personali.

La musicalità mutuata dalla precedente vita nei Prozac + è ormai una cifra stilistica affermata, forte nelle percussioni sintetiche e nel ritornello.

A ognuno l’indie che merita.
Per me niente Calcutta; altro Sick Tamburo, grazie.

Pubblicato da

Manuel D'Orso

Nel collettivo dal 2013, INTJ, appassionato di metal e musica sperimentale.

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