Cortometraggio – Sbüssen

“Proviamo  a girare un corto?”

“Ma ti droghi?”

Nacque più o meno così  il nostro progetto, in un bar, 4/5 ragazzi stanchi della monotonia del paesello.

“Perché no?”

Gli interrogativi erano molti, forse troppi.

“Chi lo scrive? Con cosa lo giriamo? Il montaggio? Gli attori? Saremo in grado?”

“Il collettivo ce la farà.”

Siamo stati ambiziosi, forse troppo, ma da qualche parte bisogna pur partire. Il lavoro di documentazione e scrittura è stato lungo e difficoltoso, pur scegliendo uno stile narrativo non lineare e concentrandoci sulla ricerca di uno stile registico ben delineato e distinguibile, anche grazie alla scelta di stesura di uno storyboard.

Il nostro progetto è stato avvalorato anche dall’aiuto di alcuni musicisti della zona (Dola J. Chaplin, Emilio Quaglieri) che ci hanno permesso di far fare un ulteriore salto di qualità al corto.

Vorremmo ringraziare sentitamente i nostri attori (Tullio, Barbara, Valentina, Emilio, Joe e Ilaria) che ci hanno supportato nonostante i nostri limiti, un altro sentito ringraziamento va alle varie attività che hanno permesso la realizzazione del corto (Marsella Foto/Video, Artrock Cafè, Bibliotè).

Il collettivo non si ferma, abbiamo in lavorazione una seconda sceneggiatura tratta da un racconto, speriamo di proporvela al più presto.

“Cosa significa Sbüssen?”

“Questa domanda è proprio Sbüssen”

 

 

Cineriflessioni

Non sono solito  espormi in maniera dura e critica o perlomeno qui su, ma non posso far a meno di notare la grande superficialità cinemacon la quale le persone vedano il cinema. Il cinema in primis è arte, tutto il resto è solo il contorno che ha preso piede grazie alla vendibilità del “prodotto” cinema. Io amo una delle arti più complete che ci siano, apprezzo le sonorità, le luci, la voce soffusa o forte degli interpreti, l’espressività, l’immagine.

La lotta tra bene e male c’è pur non essendo di tolkeniana ispirazione. Osservo film coraggiosi di registi che aspirano alla grandezza, contrapposti a “precofenzionate” storielle con un hype gigantesco che gli rubano il posto in sala,  non voglio essere eccessivamente duro, vorrei almeno che abbiano almeno la stessa possibilità di essere visti e giudicati dal grande pubblico, vorrei la divina provvidenza, ma “Dio è morto”.

Un barlume di speranza c’è.

L’ academy (i tizi che assegnano gli oscar) da qualche anno a questa parte sta dando grande visibilità a film  che spesso non sono figli di cinema 2grandi produzioni. Whiplash, film di stampo indie ha 5 nomination agli oscar 2015,  qualcosa di impensabile fino ad una decina di anni fà. Gli americani stanno progredendo, il mondo sta progredendo.

Noi (Italia/Italiani) siamo sempre lì, succubi di case di produzione e di cinema che ci impongono cosa vedere e quando vederla.

P.S.    ” Whiplash” è  introvabile nelle sale italiane. Chiedete ad una amica/o com’è “50 sfumature di grigio”.

 

(N.d.R Abbiamo dedicato un podcast agli oscar 2015)

The Imitation Game

tigPrimi anni 40, Alan Turing è un matematico  esperto di crittografia, viene contattato dai servi segreti britannici per un lavoro “top secret”. Insieme ad altri esperti, infatti, si occuperà di controllare e decriptare le comunicazioni dei nazisti, lavoro che lo porterà ad inventare un gigantesco calcolatore (considerato il primo computer della storia) in grado di elaborare una quantità enorme di informazioni. Si stima che il lavoro di Turing e della sua équipe abbia salvato 14 milioni di persone e accorciato di 2 anni la guerra. Continua a leggere The Imitation Game

[CineWaste] Elephant – Gus Van Sant

Con un pò di ritardo ecco a voi la prima recensione del Cinewaste. Oggi parleremo,come avrete intuito dal titolo,di Elephant film del 2003 diretto da Gus Van Sant vincitore della palma d’oro come miglior film e per la miglior regia al festival di Cannes;In questo film Van Sant descrive su pellicola, con una visione del tutto fuori dagli schemi,la strage alla Columbine High School, i fatti vengono dipinti in maniera molto realistica grazie alla tipologia di inquadrature e all’uso minimo di “stacchi”; Troviamo un largo uso di carrellate alle spalle dei protagonisti che ci permettono di seguire l’azione come se fossimo parte del film.

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Presentazione CineBlog

Salve ragazzi, sono Davide Tamburrini e mi occuperò della sezione del blog di Collective Waste dedicata al cinema; Inizialmente non seguirò un filo conduttore ben preciso, infatti vi proporrò le mie opinioni personali, da non professionista ma da semplice appassionato di cinema, riguardanti film di genere e regista diverso. Vorrei non limitarmi a scrivere solamente di film che mi hanno colpito, ma sarei ben disposto a ricevere i vostri consigli sui film che vi sono piaciuti, così che possiate leggere le mie opinioni a riguardo. Le pubblicazioni non avranno una cadenza fissa, anche se cercherò di farne il più possibile; Mi trovo ancora indeciso sul primo film da recensire perché ho 3/4 opzioni in ballo, comunque dovrebbe uscire nel week-end.

Concludendo vorrei ringraziare lo staff di Collective Waste: Marco, Manuel, Joe e Emilio.

Grazie ragazzi, continuate così!