IL WEST COAST ROCK QUI E ORA: STEFANO SUGAMELE AND THE REDNECK BROTHERS

Stefano and The Redneck BrothersCome spiegare e far amare alla ciociaria il west coast rock. Come spiegare, divulgare, un mix di sogni, speranze, melodie, amarezze che si stagliano sullo sfondo della costa ovest americana. Come dimostrare che un pugno di canzoni senza tempo possono essere veicolo dei valori più belli e dei tormenti più umani. Negli States come qui. Continua a leggere IL WEST COAST ROCK QUI E ORA: STEFANO SUGAMELE AND THE REDNECK BROTHERS

White Rabbits – It’s Frightening (2009)

Parliamo di un sestetto fondato a New York, proveniente dal Missouri; vengono definiti seguaci dei generi Indie-Rock, Psychedelic Pop, Lo-fi ed hanno rilasciato finora tre album. Ci ritroviamo oggi a parlare dell’album “di mezzo”, a metà tra la maturità raggiunta nel 2012 con Milk Famous e il primo passo compiuto nel 2007 con Fort Nightly. It’s frightening viene prodotto da Britt Daniel, cantante e chitarrista degli Spoon. Continua a leggere White Rabbits – It’s Frightening (2009)

Squadra Omega – Le Nozze Chimiche (2011)

sqomIl titolo immagino provenga dal testo del 17° secolo Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz , manifesto a contenuto simbolico di “ispirazione per poeti e alchimisti” del leggendario ordine segreto ermetico cristiano dei Rosa Croce. La copertina poi rappresenta molto più direttamente il principio di induzione elettromagnetica.
Il collettivo di Squadra Omega ha ficcato dentro questo involucro una ventina di minuti della loro musica.

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Ad Nauseam – Nihil Quam Vacuitas Ordinatum Est (2015)

adnauseamSe uno per qualche motivo ascoltasse solo band death metal italiane ascolterebbe molta roba davvero buona. Gli Ad Nauseam sono tra quelle band emergenti sicuramente  capaci, ed ho con piacere notato che hanno suonato nella loro Vicenza insieme agli affini Nero di Marte, band italiana interessantissima.

Questo primo album dal titolo in latino come il loro nome non lasciava spazio a dubbi rispetto a quanto aspettarsi dal contenuto.
È quel death metal caotico, che alza fumo da terra, già erede del technical, con approccio sperimentale e riempito in ogni angolo da suoni campionati e abusi di strumenti musicali posizionati con una produzione attenta.
È un album fatto di fatica muscolare e che lascia col fiatone l’ascoltatore dopo i suoi 55 minuti di guerra senza tregua alla vita.

Si sentono distintamente gli Ulcerate ma anche gli Ephel Duath (altra band italiana di metal sperimentale), sotto un’estetica inspiegabile con antiversi e nichilismo.
Come se non bastasse, il pezzone di chiusura ci trascina in un profondissimo doom forzato agli estremi.

Per speleologi navigati.

Peterloo Massacre: PETERLOO MASSACRE (2008)

Chi sono i Peterloo Massacre? Si tratta di un gruppo di Manchester Indie-Rock ed Experimental Pop (per comodità vi rimando alla loro pagina Facebook).

Conosciuti grazie all’immancabile Freemusicarchive (qui il collegamento al loro album, disponibile per il download gratuito) rappresentano una novità rispetto alle mie recensioni più recenti, non essendo un gruppo post-rock. Continua a leggere Peterloo Massacre: PETERLOO MASSACRE (2008)

Dead Neanderthals – Endless Voids

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« Che cosa vede in quest’immagine? La guardi bene. »
« Un cerchio nero, con intorno del grigio. »
« È proprio un cerchio? »
« No, i contorni non sono definiti. In effetti è come se fosse un buco. »
« Mh, si. Un buco. E che si vede nel buco? »
« Nulla, è buio. »
« E non si vede la fine. »
« No. »
« Si potrebbe dire un abisso quindi. »
« Direi di sì. »
« Lei ha mai letto Nietzsche, signor D.? »
« Qualcosa. Ma non credo di averlo capito. »
« “Chi lotta con i mostri deve guardarsi dal non diventare con ciò un mostro. E se guarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso guarderà in te.”.  Al di là del bene e del male, aforisma 146. »
« … »
« Arrivederci signor D., ci vediamo alla prossima seduta. »

THE WHITE WALRUS: IL BRIT POP “pret-à-porter”

the white walrusCosa accade se tre ragazzi innamorati del Brit Pop decidono di andare oltre una, riuscitissima, tribute band dei Beatles? Accade che nascono The White Walrus. Ho già detto tutto: devozione per i Beatles e per il pop britannico. Partendo da queste premesse ne viene fuori un disco di inediti: “Colours”. Titolo semplice ma profondamente evocativo. Ogni traccia dell’album si ispira a un colore o, meglio, alle sensazioni suscitate dai colori. Sarà interessante scoprire come questi 3 giovani musicisti siano arrivati a concretizzare il loro sogno e cercare di capire cosa li anima, li ispira, li spinge. Continua a leggere THE WHITE WALRUS: IL BRIT POP “pret-à-porter”

Dream Youth – Thus Restoring It (2014)

Rieccoci  con una delle mie recensioni “a primo impatto”; ho deciso di intraprendere questa strada per quanto riguarda album che non conosco, li ascolto e nel frattempo butto giù due righe con le mie considerazioni in tempo reale.

Il gruppo Dream Youth probabilmente non dirà molto a ciascuno di noi, ma trattasi di giovani portoghesi che seguono (cito direttamente dalla loro pagina Facebook) i generi Ambient | Chillwave | Electronica | Experimental | Future | Indie | Instrumental | Post-Rock | Shoegaze. Non so quanto siano in grado di spaziare tra i vari campi che premettono e promettono di affrontare, ma essendoci il Post-Rock non potevo fare a meno di menzionarli. Continua a leggere Dream Youth – Thus Restoring It (2014)

JONI MITCHELL: IL FOLK CON IL VOLTO DI DONNA

joni-mitchellIl Folk americano come noi lo conosciamo è fatto essenzialmente di tematiche sociali e di impegno. Così abbiamo imparato a conoscerlo, almeno nel primissimo Dylan. Poi lo stesso menestrello d’America si staccò da quella base fatta solo di impegno sociale per affrontare tematiche più intimiste e personali. Com’è giusto che sia. Un cantautore non può prescindere dalla realtà sociale in cui è immerso, nemmeno però può non tener conto del suo animo, della sua intimità e profondità psicologica. E’ la solita tensione fra pubblico e privato, fra impegno ed espressione personale, che da sempre attraversa la manifestazione artistica e dunque anche la musica. Tale tensione la sentiamo particolarmente nel folk dove di volta in volta gli autori si sono misurati con la scelta di dar risalto al mondo in cui vivono oppure al mondo che hanno dentro. E dove il Folk diventa “confessionale” nel senso di intimista, romantico e sofferto incontriamo, guarda caso, una donna… Continua a leggere JONI MITCHELL: IL FOLK CON IL VOLTO DI DONNA