L’italiano è importante. Ascoltando questo album capisco perché il true norwegian black metal è quasi sempre in norvegese. Per quanto sia vero che l’inglese è più universale, le parole hanno un altro peso in madrelingua.
Questo album è post black metal, con un continuo eloquio nichilista e con lo sguardo orgogliosamente vacuamente rivolto in avanti.
È profondo, in prima persona, esplora la condizione umana nichilista in un modo probabilmente unico, almeno nel suo genere.
La vita con la violenza umana, la psicologia del coraggio e della vergogna, della prospettiva sul vuoto.
L’album lo accosto mentalmente all’ottima produzione del Movimento d’Avanguardia Ermetico e ai Tundra, specialmente per la loro traccia in italiano.
La struttura stessa dell’album è interessante: i brani sono echi (I, II, III etc). Come dice il titolo questi brani sono suoni buttati nell’abisso, e che tornano a noi come echi.
Perfetta metafora musicale dell’aforisma nichilista “E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te”.
Verso preferito:
Dissipata la luce
che da forma alle idee
l’anima ne intuisce l’essenza
l’estasi del mistico
gnosi di essere l’uno con il tutto
l’essere il nulla
2 commenti su “Simulacro – Echi dall’abisso (2016)”